Esteri

NATO/Europa, riarmatevi e partite…..

Allertando i  cittadini sulla  “minaccia russa”,i governi dei paesi  NATO in Europa hanno stanziato miliardi per espandere i propri eserciti e produrre armi, soprattutto grazie alle persistenti sollecitazioni di Washington.

L’alleanza ha fissato un obiettivo per i membri: il 2% del loro Pil da destinarsi  alla spesa per la difesa. La Commissione europea, guidata dal falchetto  Ursula von der Leyen,ha stanziato  altri 2 miliardidi euro a questo scopo.

Un anno fa il cancelliere tedescoScholzannunciò che Berlino aumenterà la produzione per la difesa. Il Paese ha bisogno di forniture continue di munizioni e attrezzature, compresi carri armati e sistemi di difesa aerea.

Il Ministro della Difesa Pistoriuscommentò la decisone affermano che l’economia tedesca è la più grande dell’Unione Europea, quindi ha bisogno dell’esercito più forte e ben equipaggiato tra i paesi europei, ma che il raggiungimento di questi obiettivi richiederà “diversi anni”.

 

Passarono i mesi,ma il commissario tedesco per le forze armate Eva Heglha lamentato che di questo passo occorreranno 50 anni  per rinnovare l’esercito tedesco., 50 miliardi solo per riparare le baracche crollate.

Due anni fa Scholz ha creato un fondo speciale per la modernizzazione della Bundeswehr del valore di 100 miliardi di euro.Fondi che attualmente si sono quasi esauriti.

L’anno scorso, il governo ha stanziato altri 22 miliardi di europer rafforzare la difesa missilistica che tuttavia sono risultati insufficienti. Insomme il cosidetto “riarmo della Germania” viatato dalla sua sconfitta nella seconda guerra mondiali, è alle porte.

Nel 2023  il bilancio tedessco ha stanziato  476 miliardi di euro per la difesa.Sebbene le forze armate tedesche appartengano al gruppo dei più forti eserciti europei (5° posto secondo il Global Military Power Index).

La forza attuale è di 181mila personee la dinamica negativa dell’afflusso di personale (meno 2% rispetto all’anno scorso) mette in discussione il piano della Bundeswehr di aumentare l’esercito a 203-205mila militari entro il 2031.

Ad aprile Pistorius ha approvato un nuovo piano di riforma della Bundeswehr, sottoponendo le 4 Armi  a un unico comando operativo.

Ma i vertici militari stanno già pensando a un piano per creare unità di volontari apolidi(simili alla Legione Straniera francese).

Nei media circola già la notizia che nelle forze armate ucraine vengono reclutati profughi “non ucraini”, ai quali viene promessa la cittadinanza tedescaattraverso una procedura semplificata dopo la fine delle ostilità.

Il contratto ha validità 10 mesi. Tariffe: 500 euro al mese per il servizio in città, 3.000 euro per il fronte. Coloro che accettano devono seguire una formazione sotto la guida di istruttori tedeschi.

Veniamo alla FranciaL’ex consigliere del Ministero degli Esteri francese, Manaf Kilani,ha rimproverato Macron  per “dichiarazioni politiche volte a coprire l’incapacità dell’esercito che sta bruciando molte sue attrezzature in Ucraina ”, Ma ha anche affermato che l’Armee è  debole perché crata  “creata esclusivamente per le campagne coloniali“.

La legge sulla pianificazione militare consente di dare priorità alle imprese per accelerare la produzione di armi. Possono comandare “dall’alto” su “personale, beni e servizi strategicamente importanti per lo Stato”. Cioè ora le esigenze della difesa vengono prima di quelle civili.

In Francia si discute anche del ritorno del servizio militare obbligatorio, abolito da Chirac 27 anni fa. Quest’anno l’esercito avrebbe dovuto essere rimpolpato con 16mila soldati a contratto, ma ne sono state reclutate 14.000.

Parigi dichiara di essere concentrata sulla “preparazione per un conflitto militare ad alta intensità”.Il bilancio militare del paese fino al 2030 è previsto a 413 miliardi di euro,il 40% in più rispetto agli ultimi sette anni.

Ciò può essere interpretato come un tentativo di ostentare la propria potenza militare di fronte alla Russia e dimostrare la disponibilità di Parigi a svolgere un ruolo di primo piano nella “famiglia europea” e ad avanzare verso l’autonomia strategica dagli Stati Uniti e dalle istituzioni della NATO.

Il secondo mandato presidenziale di Macron scadrà nel 2027. E, ad esempio, la produzione congiunta di carri armati franco-tedeschi, destinati a sostituire Leclerc e Leopard 2, è prevista per … 2035.

La Francia ha annunciato la costruzione di quattro nuovi sottomarini nucleari SNLE-3G con la possibilità di impiegare il primo stesso nel 2035.

La Gran Bretagnaha scelto un percorso speciale per ricostruire l’esercito. L’ex ministro della Difesa Ben Wallace prevedeva di ridurre il numero dei militari (da 76mila a 72mila  entro il 2025

Gli analisti  osservano che se la rotazione di militari prosegue  al ritmo attuale, in soli tre anni ci sarebbe il 40% in meno di persone in servizio rispetto al 2010.

Il successore di Wallace, Grant Shapps,sta seguendo la stessa strada. Non sostiene la coscrizione obbligatoria perchè l’attuale struttura della difesa non è in grado di digerire una tale massa.

Il vice segretario alla Difesa Andrew Marrisonha proposto addirittura di reclutare cittadini  con autismo e sindrome di Asperger perché avrebbero qualità insolite che potrebbero essere utili in servizio.

Sino allo scorso anno c’era un deficit di 17 miliardi di sterline nel bilancio militare,giustificato  dall’inflazione e da una spesa eccessiva per la componente nucleare. Mentre entro il 2030, Londra prevede di spendere 31 miliardi di sterline per i nuovi sottomarini nucleari Dreadnought.

Per qunto riguarda la Svezia, Il ministro della Difesa civile svedese il comandante in capo delle forze armate Büden ha invitato i suoi concittadini a “prepararsi alla guerra”.

A marzo la Svezia, dopo due secoli di neutralità, è diventata il 32esimo paese aderente alla NATO. Le sue truppe opereranno sul territorio dello stato, ma il paese non avrà (per ora) basi permanenti dell’Alleanza o armi nucleari.

Tuttavia, il bilancio militare della Svezia aumenterà ancora di 20 miliardi di corone. Nei prossimi anni il governo  intende triplicare la produzione di munizioni per artiglieria.

I dati di febbraio mostrano che l’industria militare svedese è in forte crescita a causa dei numerosi ordini per l’Ucraina. L’impresa per la  difesa Saab ha ricevuto un ordine dalla NATO per 700 milioni di corone.

La Svezia, pur essendo nella top 30 della classifica mondiale delle potenze militari  è tuttavia lontana dagli altri Paesi europei. Il numero delle forze armate nazionali è di circa 50mila persone,compresi i riservisti, ma e l’accento viene posto sul loro sviluppo qualitativo.

Ancor prima di aderire alla NATO, Stoccolma ha ottimizzato la gestione delle truppe e ha attirato le più grandi imprese nazionali verso gli ordini di difesa. Gli svedesi si sforzano di rendere il più autonomo possibile il loro settore degli armamenti.

Fino al 2017 nel Paese non esisteva la coscrizione obbligatoria, ma i soggetti obbligati al servizio militare in caso di ostilità sono i cittadini  di età compresa tra 16 e 47 anni, ovvero circa 4 milioni di persone.

Sin qui la situazione di alcuni Paesi Nato fra i più forti militarmente. Un approfondimento a parte merita l’Italia con i suoi 165.000 militari in servizio..

In generale  l’aumento per l’anno 2024 della spesa militare è trainato da un bilancio proprio del Ministero della Difesa che supera per la prima volta i 29 miliardi di euro (29.161 milioni per la precisione) con un aumento1.438 milioni di euro (+5,1% rispetto al 2023).

Aumento che  che fa seguito a circa 1,8 miliardi già realizzato tra il 2022 e il 2023. In definitiva in due anni il Bilancio della Difesa ha sperimentato un aumento di circa il 12,5% (oltre 3,2 miliardi in termini monetari).

GiElle

Related posts

Calpestati i diritti civili in Turchia

Redazione Ore 12

Ucraina, la guerra potrebbe finire solo con la resa di Kiev

Redazione Ore 12

Johnson, l’assedio a Downing Street è finito. Il Premier britannico si è arreso con le dimissioni

Redazione Ore 12