Spiaggia di Capocotta, blocco alle attività nei chioschi, Legambiente “La chiusura vorrebbe dire eliminare la gestione della spiaggia ma anche e soprattutto l’unico presidio di tutela della biodiversità, esponendo all’incuria totale la porzione più pregiata del litorale romano”
Dopo che nei giorni scorsi era arrivato il blocco alle attività per i chioschi sul litorale romano a Capocotta, Legambiente aderisce al presidio organizzato per domani, 23 maggio in Piazza del Campidoglio dalle 14 per chiedere a Roma Capitale. “Imporre la chiusura dei chioschi di Capocotta vuol dire eliminare la gestione della spiaggia ma anche e soprattutto l’unico presidio di tutela della biodiversità – dichiarano da Legambiente – ed esporre all’incuria totale la porzione più pregiata del litorale romano. Aderiamo al sit-in convocato in Campidoglio nella convinzione che in luoghi del genere, la salvaguardia e lo sviluppo sostenibile debbano poter andare di pari passo, ma anche perché sembra assurdo che si scopra totalmente un tratto tanto bello e delicato di spiaggia romana. Il Comune, invece di chiudere, dovrebbe pubblicare un nuovo bando di gestione che si aspetta da anni, garantendo contemporaneamente la continuità operativa, indispensabile per proteggere la spiaggia e le dune. Capocotta ha un modello di gestione che invece andrebbe esportato come virtuoso, con il quale la Capitale si può fregiare di una grande porzione di litorale accessibile alla libera fruizione: senza quel Lungomuro che a Ostia non permette il raggiungimento e la vista stessa del mare; senza distruzione della fascia dunale provocata dal parcheggio selvaggio fino alla spiaggia come nella vicina Castel Porziano”.