Esteri

  Caucaso, si incrinano i rapporti fra Parigi e l’Hazerbajigian

 

I rapporti Baku, tra la capitale dell’Hazerbaijan e Parigi si sono progressivamente deteriorati.

Dall’inizio della guerra nel 2020, e nei tre anni che hanno segnato la progressiva scomparsa del Nagorno Karabakh,l’Eliseo ha sollecitato l’accesso libero delle organizzazioni umanitarie alle aree colpite dal conflitto e ha insistito sulla necessità di una forza di interposizione e sul dialogo tra secessionisti armeni e Baku.

La Francia ha impegnato una sua missione  civile di monitoraggio dell’Unione Europea in Armenia. Nonostante il nervosismo dell’Azerbaijan per il supporto francese a Yerevan, Parigi ha cercato di mantenere un suo  ruolo negoziale in un Paese che produce 5 milioni di barili anno di petrolio .

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il lancio della cooperazione militare Yerevan-Parigi:l’Armenia è passata dall’acquistare il 90% delle proprie armi dalla Russia a meno del 10%: dopo la debacle militare del Karabakh, e gli armeni si sono decisi a differenziare i propri fornitori, e fra questi c’è la Francia.

Baku ha aperto quondi  un fronte di guerra verbale contro la Francia, in ogni forum e in ogni occasione, accusando Parigi di colonialismo e promuovendo una campagna di decolonizzazione contro la Francia.

Addirittura a favore dell lontanissima Caledoniadove i francesi hanno già molte gatte da pelare con le violenze degli indipendentisti.

Ma non c’è solo la Nuova Caledonia nel mirino di Baku. È stato formato anche un gruppo di supporto del parlamento azero per i Corsi, poiché Baku ha anche ingaggiato una campagna  per l’indipendenza della Corsica e lo stesso presidente Aliyev ha ricordato in svariate occasioni la questione corsa.

Fra dicembre e gennaio una “rete di spionaggio francese”è finita nel mirino delle autorità di Baku, e due diplomatici francesi  sono stati dichiarati persona non grata ed espulsi dal paese.

Sul Baku potrebbe aver pesato l’atteggiamento ostile e battagliero di Parigi  nei confronti della Russia che in qualche modo ha consentito la risoluzione del conflitto in Nagorni Karabach, inducendo gli armeni di accusare Putin di Tradimento.

Nel delicato gioco degli scacchi sulle influenze  internazionali che si va svolgendo sul Caucaso, Georgia compresa, è evidente che la posizione di Baku compensa il tentaiivo di approccio filo occidentale dell’Armenia.

Il Caucaso , un’altra polveriera.

Balthazar

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