Esteri

Cina /UE, guerra commerciale in vista?

Pechino avverte l’Unione Europea che colpirà i suoi settori aeronautico e agricolo a meno che Bruxelles non si ritiri da un’imminente guerra commerciale.

La Commissione Europea dovrebbe imporre tariffe sui veicoli elettrici cinesi nei prossimi giorni,, ma il Ministero del Commercio cinese ha inviato una lettera  al capo del commercio dell’UE Valdis Dombrovskischiedendo un ripristino delle condizioni.

La lettera, chiarisce che Pechino è infastidita dall’aumento del ritmo delle indagini commerciali avviate dall’esecutivo dell’UE negli ultimi mesi e chiede una tregua per evitare un’ulteriore escalation.

Ma non si limita a chiedere la cessazione delle ostilità,  ma segnala anche potenziali ritorsioni, a partire dalla aviazione e dalla agricoltura.

In ogni caso l’annuncio del risultato di un’indagine durata nove mesi sui sussidi cinesi ai produttori di veicoli elettrici  verrà dato immediatamente dopo l’esito delle elezioni europee.

Non è ancora chiaro quale livello di daziall’importazione imporrebbe Bruxelles, ma gli analisti dicono che dovrebbero aumentare fino al 15% (contro il 10% attuale) per livellare il vantaggio di costo di cui godono i produttori cinesi di veicoli elettrici, guidati da BYD.

L e importazioni dell’UE di veicoli elettrici dalla Cina sono salite a 11,5 miliardi di dollari nel 2023 da 1,6 miliardi di dollari nel 2020, rappresentando il 37%di tutte le importazioni di veicoli elettrici.

Nella lettera a Dombrovskis, Pechino chiede una soluzione negoziata a seguito dell’escalation tra Bruxelles e Pechino che colpisce il commercio di tutto, dagli scanner di sicurezza aeroportuali ai dispositivi medici.

Colpire l’agricoltura potrebbe invece infliggere un duro colpo a un settore sensibile dell’UE, con la Cina che è la terza destinazione delle esportazioni agroalimentari del blocco e rappresenta il 6,4% del commercio agroalimentare totale dell’UE.

Le misure più gravi nel settore dell’aviazione prenderebbero probabilmente di mira  l’europea Airbusdalla quale la Cina rifiuterebbe di acquistare aeromobili,  se le compagnie aeree cinesi dovessero rientrare nelle norme UE sullo scambio di emissioni di carbonio.

Proprio la settimana scorsa, la Cina ha annunciato nuove sanzioni contro il colosso aerospaziale statunitense Boeing, con la motivazione che vende armi a Taiwan, che Pechino considera una provincia separatista.

In risposta all’indagine sui sussidi ai veicoli elettrici cinesi, Pechino a gennaio ha lanciato un’indagine antidumpingcontro i produttori europei di liquori, colpendo in particolare i produttori francesi di cognac.

Proprio la settimana scorsa, la Cina ha annunciato nuove sanzioni contro il colosso aerospaziale statunitense Boeing, con la motivazione che vende armi a Taiwan, che Pechino considera una provincia separatista.

 

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