Dal 10 maggio 2023 si applica il rincaro degli interessi applicati dall’INPSsulle sanzioni e sugli interessi dovuti per differimento dei termini di pagamento e dilazione dei pagamenti rateali. L’ennesimo aumento dei tassi deciso dalla BCE (Banca Centrale Europea) – altri 25 punti base, stabiliti con decisione del 4 marzo – comporta l’ennesimo rincaro delle somme aggiuntive applicate dall’Istituto di Previdenza per le omissioni contributive e le rateazioni dei versamenti. A causa del nuovo incremento sulle operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema, dal 10 maggio aumenta anche il tasso da applicare agli importi dovuti e non versati a titolo di contribuzione presso le gestioni di previdenza e assistenza obbligatorie (così come anche sulle sanzioni civili). Nel caso di mancato o ritardato pagamento di contributi o premi, la sanzione civile sale al 9,25% mentre passa all’9,75% annuo il tasso di interesse: per dilazione di regolarizzazione rateale dei debiti per contributi e sanzioni civili con riferimento alle rateazioni presentate dal 10 maggio 2023; per differimento del termine di versamento dei contributi applicato a partire dalla contribuzione di competenza del mese di aprile 2023. Nelle procedure concorsuali, invece, continua ad applicarsi la riduzione massima pari al tasso legale (5%), mentre la riduzione minima è pari all’interesse legale maggiorato di due punti (7%).
Fonte Pmi.it