Esteri

COP29: Un passo indietro per il clima?

 

di Gino Piacentini

La COP29, tenutasi in Azerbaijan, si presentava come un’opportunità cruciale per consolidare i progressi raggiunti alla COP28 di Dubai, in particolare per quanto riguarda la transizione energetica e la riduzione delle emissioni di gas serra. Tuttavia, i risultati finali della conferenza sono stati deludenti e hanno suscitato preoccupazione tra gli osservatori e gli attivisti climatici.

Uno dei punti focali della COP29 era la finanza climatica, con l’obiettivo di stabilire un quadro chiaro per gli aiuti ai paesi in via di sviluppo. Sebbene siano stati fatti progressi in questo ambito, la vera delusione è arrivata sui temi della mitigazione e della transizione energetica.

L’Arabia Saudita, in particolare, ha svolto un ruolo cruciale nel bloccare ogni tentativo di rafforzare gli obiettivi climatici. Il Paese petrolifero ha fatto di tutto per minimizzare l’importanza della transizione dalle fonti fossili e ha ostacolato qualsiasi accordo che potesse limitare la produzione di petrolio e gas.

L’accordo finale sulla mitigazione, il Mitigation Work Program (MWP), è stato giudicato estremamente debole e privo di ambizioni. Tra i punti più critici:

  • Scomparsa degli obiettivi climatici dell’Accordo di Parigi:L’accordo finale non fa alcun riferimento agli obiettivi di contenimento del riscaldamento globale a 1.5°C o 2°C, rappresentando un passo indietro significativo rispetto agli impegni presi in precedenza.
  • Eliminazione degli obiettivi di riduzione delle emissioni:Il testo finale non include alcun obiettivo quantitativo per la riduzione delle emissioni di gas serra, un elemento fondamentale per affrontare la crisi climatica.
  • Assenza di riferimenti alla transizione energetica:L’accordo non menziona la necessità di abbandonare gradualmente i combustibili fossili e di accelerare la transizione verso le energie rinnovabili.

L’incapacità di raggiungere accordi più ambiziosi mette a rischio la possibilità di limitare il riscaldamento globale entro i livelli stabiliti dall’Accordo di Parigi e di evitare le conseguenze più gravi dei cambiamenti climatici. La COP29 rappresenta una battuta d’arresto per la lotta ai cambiamenti climatici. Tuttavia, è fondamentale non perdere di vista l’obiettivo a lungo termine e continuare a lavorare per un futuro più sostenibile.

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