Il Presidente del Consiglio Mario Draghi sta lavorando il dossier Alitalia e dopo una serie di vertici da indiscrezioni sembra delinearsi il ridimensionamento della nuova Alitalia, certamente avrà meno aerei e meno dipendenti di quanto ipotizzato dal precedente Governo Conte.
Il rischio è che la compagnia aerea divenga una di quelle società che rappresentano un peso per le casse dello Stato. Un dubbio anche dell’Unione Europea l’Unione europea che chiede discontinuità tra la newco e la vecchia Alitalia. Inevitabilmente per essere sostenibile deve essere ridimensionata rispetto ai piani iniziali.
La società dovrebbe essere in grado di stare in piedi da sola nel minor tempo possibile quindi è probabile che divenga una piccola compagnia aerea45 aerei e 4.500 dipendenti.
Stando alle indiscrezioni che circolano, il governo dovrebbe ridurre la somma stanziata per il lancio della newco. La cifra precedentemente concordata si aggirava intorno ai 3 miliardi di euro. Draghi dovrebbe decidere stanziare una somma considerevolmente inferiore muovendosi nell’ambito delle osservazioni avanzate dall’Unione europea, che chiede forti segnali di discontinuità rispetto al passato.
Il mondo della politica si divide intorno alle anticipazioni sul nuovo piano della nuova Alitalia. La Bonino, ad esempio, vede nel lavoro del nuovo governo una grande opportunità, mentre da LeU ma anche da FdI arrivano critiche sulla direzione intrapresa dal governo.