Cronaca

Cutro, strage infinita. Lunedì nelle scuole italiane studenti con una fascia bianca al braccio per ricordare le vittime del naufragio in Calabria

 

Sono ormai 69 le vittime ufficiali del naufragio nella notte tra il 25 e il 26 febbraio. I soccorritori, che restano sulle coste e nel mare di Calabria,  hanno rinvenuto il corpo di un bambino, di cui non si conosce ancora né l’età né l’identità. Il cadavere del piccolo è stato portato al Palasport di Crotone per il riconoscimento. Sono ancora una decina i morti senza nome, mentre si continuano a cercare i dispersi, che dovrebbero essere almeno una ventina, secondo le testimonianze di sopravvissuti e scafisti. Mentre le ricerche vanno avanti, impiegando decine di uomini di forze dell’ordine, guardia costiera e protezione civile, infuria la polemica per i mancati soccorsi. Il governo difende la Guardia Costiera e si fanno largo, oltre che in Calabria, iniziative di solidarietà per quanto accaduto. La scrittrice Elena Stancanelli lancia l’esortazione agli studenti di presentarsi lunedì in classe con una fascia bianca in segno di lutto e di ribellione. Iniziativa che sembra essere stata accolta con favore dal mondo della scuola. Riguardo all’invito della scrittrice Stancanelli, attraverso le colonne de La Stampa, il mondo della scuola sembra replicare positivamente. “Sono benvenute tutte le iniziate che oggi nella scuola possano dire ‘no’ all’indifferenza e alla mancanza di solidarietà”, ha detto la dirigente di Flc Cgil Graziamaria Pistorino. “Sono per una scuola inclusiva e multietnica – ha spiegato Antonio Volpe, preside del Liceo Pilo Albertelli di Roma – siamo cittadini del mondo, il problema è capire se siamo in grado in Italia di essere nei fatti e non solo a parole pronti per una società multiculturale, inclusiva, dove non vige la legge di una meritocrazia a vantaggio solo di chi è già un privilegiato”. Più sfumata la posizione dell’Associazione presidi Anp. “Se uno studente venisse a scuola con una fascia bianca per unirsi a questa forma di manifestazione – ha osservato Cristina Costarelli di Anp Lazio – non ci sarebbe nulla da osservare anche perchè si tratta di una iniziativa pacifica. Altro è schierarsi su un fatto su cui si stanno concentrando delle indagini e presumere di sapere come sono andate le cose, questa non la trovo una linea da sostenere”. Per gli studenti, parla l’Uds con la coordinatrice Bianca Chiesa. “L’iniziativa proposta dalla scrittrice Elena Stancanelli ha il giusto obiettivo di sensibilizzare e porre l’attenzione rispetto al naufragio ma non è bastevole al fine di ribadire la necessità di ricnoscere come le politiche migratorie delll’Europa causino vittime tra le persone che cercano condizioni di vita migliori”.

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