Politica

Energia: Pichetto in Ue, no a discriminazioni su gestione – utilizzo rete idrogeno

 

“Il pacchetto legislativo su gas rinnovabile, gas naturale e idrogeno rappresenta un importante avanzamento verso la decarbonizzazione dei mercati energetici”, ma “vi è un’asimmetria di trattamento nel nuovo contesto dell’idrogeno, tra Paesi con diverso modello di separazione tra gestore e utilizzatore della rete gas”.

Lo fa presente, nel corso del Consiglio Europeo Trasporti, Infrastrutture ed Energia di Bruxelles, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto.

“L’Italia – ha ricordato il Ministro – ha sempre sostenuto l’importanza di adottare la separazione proprietaria (‘ownership unbundling’) e ha impedito al proprio gestore della rete gas di svolgere anche indirettamente attività che comportino l’utilizzo della rete stessa”. Ciò mentre, “altri Paesi hanno scelto per il gas una soluzione più blanda, quello dell’operatore indipendente di trasmissione (ITO)”.

Oggi la Direttiva, non prevedendo deroghe all’obbligo di separazione proprietaria ma consentendo a tutti gli Stati membri l’eccezione del regime ITO per chi lo avesse già dal 2009, determina che “paradossalmente – spiega Pichetto – proprio chi ha adottato un assetto più virtuoso in passato, si trova oggi ad avere meno opzioni per la scelta delle modalità da adottare per la futura gestione della rete idrogeno”.

Sull’idrogeno prodotto con basse emissioni di CO2, il cui tema è stato stralciato dal testo della direttiva, la previsione “di una misura compensativa nella RED” deve essere secondo Pichetto “tecnologicamente neutrale rispetto a qualunque tipo di produzione di idrogeno a basso livello di emissioni”.

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