Il Sngci, Gruppo di specializzazione della Fnsi presieduto da Laura Delli Colli, esprime fra l’altro «preoccupazione per la condizione di testate specializzate messe a dura prova in un quadro di precarietà, anche editoriale, che minaccia l’importanza di una professione che ha le sue radici nelle regole fondanti dell’informazione».
«Solidarietà dei Giornalisti Cinematografici alle colleghe e ai colleghi in difficoltà che in questi giorni vivono, spesso in una condizione di precarietà, uno dei momenti più allarmanti per la qualità, la democrazia, l’impegno per la tutela del loro lavoro e di una professionalità, in particolare in questo settore dell’informazione, negli ultimi anni sempre meno garantita». È quanto si legge in una nota del Sngci, Gruppo di specializzazione della Fnsi.
I Giornalisti Cinematografici esprimono «preoccupazione per la condizione di testate specializzate messe a dura prova in un quadro di precarietà, anche editoriale, che minaccia l’importanza di una professione che ha le sue radici nelle regole fondanti dell’informazione».
E «in difesa della libertà di espressione e della trasparenza dell’informazione, fuori da ogni condizionamento e contro ogni censura», il Sngci, «solidale con l’allarme dato in questi giorni su questi temi dai colleghi dell’Agi nel corso di un delicato passaggio di proprietà dell’agenzia», invitano la Fnsi e le Associazioni di Stampa «ad essere come sempre presenti in un ruolo di vigilanza attiva al fianco di chi, anche fuori dalle redazioni, è quotidianamente in prima fila in un giornalismo che difende con la propria credibilità la libertà di espressione».