Economia e Lavoro

Industria, prezzi alla produzione in picchiata. E’la più alta flessione dal Duemila”

 

Nel 2023 i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono in media del 5,7% (+34,4% nel 2022); la flessione è sintesi di dinamiche differenziate sul mercato interno (-8,3%; era +42,7% l’anno precedente) e sul mercato estero (+1,9%; +12,0% nel 2022). Lo comunica l’Istat. Nella media del 2023, i prezzi alla produzione per “edifici residenziali e non residenziali” crescono dell’1,4%, quelli di “strade e ferrovie” dell’1,2% (rispettivamente +8,2% e +8,3% nel 2022). Ma ecco nel dettaglio il report di Istat..

Nella media 2023, i prezzi alla produzione nell’industria registrano ”la più ampia flessione dal 2000, da quando è disponibile la serie storica dell’indice per il mercato totale, ma l’indice (140,9) resta su un livello elevato (100,4 nel 2020)”. La flessione dei prezzi nel 2023, secondo l’Istat, è spiegata dalle ”dinamiche rilevate sul mercato interno (-8,3%; +42,7% nel 2022), che riflettono soprattutto il venire meno delle tensioni sui prezzi dei prodotti energetici (-24,4%; +104,3% nel 2022); al netto di questi prodotti, i prezzi sul mercato interno crescono del 2,5% in media d’anno (+12,8% nel 2022). Per le costruzioni, la decisa attenuazione della crescita dei prezzi nel 2023 riflette principalmente i ribassi dei costi dei materiali”.

A dicembre 2023 i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,9% su base mensile e del 16,0% su base annua (era -12,8% a novembre).

Sul mercato interno i prezzi diminuiscono dell’1,2% rispetto a novembre e del 20,5% su base annua (da -16,5% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi registrano un calo congiunturale modesto (-0,1%) e una flessione tendenziale stabile all’1,5%.

Sul mercato estero i prezzi diminuiscono dello 0,1% su base mensile (pari diminuzioni si riscontrano nelle due aree, euro e non euro) e dello 0,8% su base annua (-1,3% area euro, -0,5% area non euro).

Nel quarto trimestre 2023, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria crescono dell’1,1% (+1,5% mercato interno, -0,3% mercato estero).

A dicembre 2023, fra le attività manifatturiere, si rilevano cali tendenziali su tutti i mercati per i settori prodotti chimici (-8,9% mercato interno, -8,6% area euro, -8,0% area non euro), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-5,0% mercato interno, -7,6% area euro, -7,3% area non euro), industria del legno, della carta e stampa (-4,5% mercato interno, -12,7% area euro, -5,9% area non euro) e articoli in gomma e materie plastiche (-1,9% mercato interno, -1,1% area euro, -3,2% area non euro). L’incremento tendenziale più ampio riguarda il settore dei prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+8,3% area euro). Sul mercato interno, la flessione su base annua dei prezzi delle attività estrattive e della fornitura di energia elettrica e gas è marcata (rispettivamente -52,2% e -48,5%).

In media, nel 2023 i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono del 5,7% (+34,4% nel 2022); la flessione è sintesi di dinamiche differenziate sul mercato interno (-8,3%; era +42,7% l’anno precedente) e sul mercato estero (+1,9%; +12,0% nel 2022).

A dicembre 2023 i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” crescono dello 0,2% su base mensile e dello 0,4% su base annua. I prezzi di “Strade e Ferrovie” rimangono invariati in termini congiunturali e crescono dello 0,1% in termini tendenziali.

Nella media del 2023, i prezzi alla produzione per “Edifici residenziali e non residenziali” crescono dell’1,4%, quelli di “Strade e Ferrovie” dell’1,2% (rispettivamente +8,2% e +8,3% nel 2022).

Il commento

A dicembre, i prezzi alla produzione dell’industria segnano un calo su base mensile e un’accentuazione della flessione su base annua, dovuti in particolare alle dinamiche negative dei prezzi dei prodotti energetici.
Nella media 2023, i prezzi registrano una flessione del 5,7% (+34,4% nel 2022) – la più ampia dal 2000, da quando è disponibile la serie storica dell’indice per il mercato totale – ma l’indice (140,9) resta su un livello elevato (100,4 nel 2020).
La flessione dei prezzi nel 2023 è spiegata dalle dinamiche rilevate sul mercato interno (-8,3%; +42,7% nel 2022), che riflettono soprattutto il venire meno delle tensioni sui prezzi dei prodotti energetici (-24,4%; +104,3% nel 2022); al netto di questi prodotti, i prezzi sul mercato interno crescono del 2,5% in media d’anno (+12,8% nel 2022).
Per le costruzioni, la decisa attenuazione della crescita dei prezzi nel 2023 riflette principalmente i ribassi dei costi dei materiali.

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