Esteri

La grande illusione di un esercito europeo per fronteggiare l’eventuale disimpegno USA

di Giuliano Longo

 

Un esercito europeopotrebbe agire da solo? Se ne parla tanto e se ne proclama troppo la futura costituzione a tempi mai definiti, ma l’idea è complicata  fin dall’iniziocon alcuni quesiti di fondo: si tratterebbe di una forza europea o di una forza aperta solo ai membri dell’Unione Europea? Si tratterebbe di un esercito a pieno titolo con tutte le capacità che ne derivano?

Nei due anni di guerra in Ucraina  molti paesi della NATO, e soprattutto  gli Stati membri dell’UE, hanno ricevuto un segnale riguardo allascarsa spesa per la difesa. Per non parlare delle esternazioni di Donald Trumpche alimentano il fuoco delle preoccupazioni.

 

Intervenendo durante una manifestazione nella Carolina del Sud a febbraio, The Donald ha suggerito che gli Stati Uniti non avrebbero protetto più gli altri membri della NATO se fossero rimasti indietro sulla spesa per la difesa.  Minimo 2% entro il 2025.

 

Tuttavia con poche frasi, il potenziale futuro leader americano ha minatol’Articolo 5 della NATO,il quale presupponel’intervento armato e sancisce la difesa collettiva: se una nazione facente parte della Nato venisse attaccata.  Inoltre le osservazioni di Trump presuppongono vagamente la costituzione di un esercito europeo se gli Stati Uniti dovessero rinunciare all’impegno di difendere con tutte le loro forze qualsiasi paese dell’Alleanza.

 

Ma senza l’improbabile e drammatico collasso della credibilità della NATO o la morte dell’Alleanza come la conosciamo, ci sono pochissime possibilità che venga alla luce un vero e proprio esercito europeo.

 

Non ci sono incentivi, e i paesi europei della Alleanza  sono desiderosi di mantenere gli Stati Uniti quanto più legati alla difesa continentale. Mentre  Washington spinge da decenni le nazioni europee a investire nelle capacità di difesa, e si rallegrerebbe se l’Europa accumulasse almeno le proprie scorte di ciò quanto gli Stati Uniti attualmente forniscono al continente.

Ma a parte i commenti di Trump, il segnale proveniente dagli Stati Uniti è che Washington vuole che gli europei spendano di più per la difesa.

 

In teoria, ma solo molto in teoria, rimangono due opzioni principali per un esercito europeo. Opzione uno: ogni stato potrebbe sciogliere le proprie forze, convogliando la propria forza militare in una super forza comune più grande, ma gli interessi nazionali e il profondo attaccamento alla sovranità probabilmente prevarranno sempre.

 

Opzione due:  gli Stati membri potrebbero offrire una parte delle risorse a un pool comune, proprio come opera la NATO. Ci sono anche altri precedenti; esiste già uno staff militare dell’UE, Germania e Paesi Bassi hanno brigate integrate e, al di fuori dell’UE, il Regno Unito ha la Forza di spedizione congiunta con una litania di stati come Lettonia, Norvegia, Estonia e Paesi Bassi. L’UE dispone anche di gruppi tattici, ovvero unità di circa 1.500 membri provenienti da diverse nazioni, il cui dispiegamento ha il via libera solo con una decisione unanime del Consiglio europeo.

 

Con la NATO ancora in gioco è più probabile che un eventuale esercito UE o europeo sia una scorciatoia per aumentare la spesa per la difesa in tutto il Continente  e portare i paesi UE in linea con l’obiettivo NATO anche oltre il 2%. Anche se resta da vedere quali paesi riusciranno a superare l’asticella nel 2025 per una Europa già in ritardo. Mentre la  spesa globale per la difesa ha raggiunto un nuovo record di 2,2 trilioni di dollari nel 2023, con un aumento del 9%, in gran parte motivato dalla guerra in Ucraina.

 

Gli eventuali leader di questo molto ipotetico esercito europeo potrebbero essere Francia e Germania.Fondamentalmente, la Francia sarebbe l’unica potenza nucleare, ma gli esperti sottolineano che in qualsiasi esercito europeo, ci sarebbero discussioni  su quanto Parigi sia disposta a sfruttare il suo arsenale nucleare per la protezione del gruppo.

 

Una forza strettamente europea significherebbe sminuire il Regno Unitoe il suo deterrente nucleare anche se la maggior parte dei paesi europei vorrebbero il coinvolgimento britannico, in particolare per la sua potenza navale e le armi nucleari.

 

La Germaniaper  ora non ne ha la capacità e la credibilità per essere in prima linea in una forza militare europea di questo tipo, ma  la Poloniaè in ascesa, una fiorente potenza militare orientale sul fianco orientale grazie ai massicci investimenti militari e finanziari degli Stati Uniti.

 

Varsavia ha investito molto nella difesa, ed è destinata a diventare presto“l’esercito di terra più grande e capace” d’Europa. Un proclama fatto ancheda Zekensky che esalta l’esercito Ucraino come il più forte d’Europa se non fra i più potenti del del Mondo…si mettano d’accordo.

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