Politica

  La svolta di Azione, dal campo largo all’abbraccio con le destre

 

“C’è proprio un’azione a far male, a far morire. Sapete quando deportavano gli ebrei e dovevano portarli nelle camere a gas? Ecco, io per loro sono un ebreo che deve morire”. Così, in un messaggio audio (pubblicato da Repubblica) ai suoi il consigliere regionale di Azione, Marcello Pittella, annuncia il sostegno al governatore uscente del centrodestra Vito Bardi, alle regionali in Basilicata. Poi, a seguire la nota più… “istituzionale”: “L’indicazione arrivata dalla direzione regionale del partito, condivisa dal segretario nazionale, è stata quella di strutturare un’alleanza programmatica, con obiettivi chiari e su punti ben precisi, con la coalizione di centrodestra. Abbiamo incontrato il candidato presidente Vito Bardi e abbiamo condiviso assieme elementi del suo programma sui quali costruire un’intesa”.

Gli esponenti di Azione citano “il necessario rilancio della sanità e del welfare, una riorganizzazione e una implementazione della governance regionale, l’individuazione di strategie per lo sviluppo che valutino anche l’istituzione di un fondo sovrano contro lo spopolamento, una strategia per la cultura che veda Matera come faro. Inoltre, le nuove tecnologie legate all’intelligenza artificiale, la transizione energetica e digitale, le grandi partite industriali tra cui l’automotive. Nel programma di Bardi, particolarmente rilevante per noi di Azione, l’attenzione al mondo del lavoro e la lotta al precariato, con un focus particolare in favore dell’agricoltura e puntando a una governance performante della forestazione. Spiegheremo ai cittadini, come abbiamo sempre fatto, le ragioni della nostra scelta e racconteremo con forza gli impegni e i nostri progetti per la Basilicata che condivideremo con la coalizione a sostegno del presidente Bardi. Vogliamo ringraziare il segretario Carlo Calenda per gli sforzi fatti in queste ore per trovare una intesa politica e per la grande sensibilità umana che ci ha consegnato”.

 

GOVERNARE UNA REGIONE CON I VETI E’ IMPOSSIBILE

“Dopo mesi di tentativi per costruire un’alleanza riformista in una regione dove il nostro partito ha conquistato una centralità prendendo il 12.2% alle elezioni politiche, abbiamo dovuto prendere atto della volontà del Pd e del M5s di tenere Azione fuori dalla coalizione. È evidente che l’obiettivo di questi partiti è anzitutto quello di ridefinire gli assetti dell’opposizione nazionale e lucana, piuttosto che lavorare per il buon governo della regione. Lo spettacolo di queste ore di candidati ritirati, rilanciati e bruciati; i conflitti interni al Pd e al M5s, l’assenza di qualsiasi ragionamento sul programma, dimostrano che governare una regione con veti e conflitti non è possibile”.

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