La guerra di Putin

Liz Truss: l’ex Primo Ministro con il telefono hakerato, ha vissuto nel terrore di un attacco atomico russo

Ne scrive sul Mail on Sunday Mark Almond direttore del Crisis Research Institute, of Oxford. Traduzione e sintesi di redgreen.website. Negli ultimi giorni della sua effimera Premiership i servizi di sicurezza britannici stavano raccogliendo informazioni sul fatto che Vladimir Putin avrebbe potuto usare un’arma nucleare tattica in Ucraina.  Il Primo Ministro si stava ancora adattando a un nuovo numero di cellulare, per la prima volta in oltre un decennio, a seguito di un hack sospettato di essere stato sostenuto o orchestrato dal Cremlino, dando potenzialmente a Putin l’accesso a informazioni sull’Occidente. In particolare, alla signora Truss era stato detto che Putin avrebbe potuto far esplodere un’arma (atomica tattica) in aria sopra il Mar Nero, che avrebbe mostrato all’Occidente di cosa era capace, senza innescare una guerra nucleare su vasta scala.  Come per l’incidente di Chernobyl nel 1986, le radiazioni potrebbero rappresentare una minaccia per l’Europa se i venti soffiassero in questa direzione, di conseguenza, fonti giornalistiche affermano che la signora Truss si era fissata con le previsioni del tempo… e in particolare sulla direzione dei venti.  I funzionari dell’intelligence hanno avvertito che Putin avrebbe potuto optare per la scelta “nucleare” dopo che le forze ucraine avevano fatto saltare in aria il ponte stradale che collega Russia e Crimea, qualcosa che Putin aveva definito”superamento della una linea rossa” minacciando un ”giorno del giudizio”.  Mentre in precedenza aveva dichiarato in TV che se gli occidentali avessero messo in pericolo l'”integrità” del territorio russo “useremo sicuramente tutti i mezzi a nostra disposizione”, aggiungendo: “questo non è un bluff”….  Sempre secondo la stessa fonte “Liz era terrorizzata dal fatto che venissero fuori notizie sul suo telefono hackerato perché avrebbe potuto apparire un simbolo della debolezza nazionale”, proprio mentre il suo governo stava crollando. Il Mail on Sunday rivela che il Ministero dell’Interno sta lavorando con la polizia per rafforzare le “apparecchiature di rilevamento radiologico e nucleare” del Regno Unito grazie aun bando pubblicato due settimane fa (ma già finanziato nel 2020). La Russia ha accusato il Regno Unito di essere coinvolto nell’attacco ucraino di ieri (domenica 29 ottobre) con droni alla flotta russa del Mar Nero nel porto di Sebastopoli in Crimea…. Il governatore Mikhail Razvozhayev, ha affermato che la marina russa ha respinto l’ultimo attacco – il “più massiccio” da febbraio – e ha affermato che tutti i droni sono stati abbattuti, mentre almeno una nave ha subito danni lievi, accusando gli specialisti della marina britannica di aiutare l’Ucraina a preparare l’attacco mentre c la stessa unità è stata “coinvolta nella trama, nell’organizzazione e nell’attuazione dell’attacco terroristico nel Baltico del 26 settembre per far saltare in aria i gasdotti Nord Stream 1 e 2”.  Ma il successo della Gran Bretagna nell’hackerare i complotti di altri leader mondiali (prosegue l’articolo) non deve renderci ciechi di fronte alle capacità dei nostri rivali che potrebbero avere per bersaglio le nostre stesse istituzioni e coloro che le governano. È un punto reso dolorosamente chiaro dalla rivelazione che Liz Truss, ex ministro degli Esteri e primo ministro  il che avesse il tlefono hackerato mentre si ritiene che le sue informazioni private possano essere state carpite dai russi…. Gli spymaster di Vladimir Putin stanno prendendo di mira Whitehall (sede del Primo Ministro ndr) tanto quanto Kiev. Scoprire di cosa stanno discutendo i nostri leader e quali informazioni condividano con il presidente dell’Ucraina è un obiettivo chiave. Potrebbe sembrare meno immediato, ma siamo anche in una guerra per procura (anche) con la Cina, Stato abile nel rubare informazioni militari e commerciali … Per entrambi questi antagonisti (Cina e Russia), il campo di battaglia è digitale ed entrambi hanno investito in apparati segreti specializzati nell’intelligenza artificiale. • Eserciti di hacker ben addestrati sono al lavoro. I bunker sono zeppi di computer più veloci su cui scorrono i dati elettronici di tutto il mondo (in grado di monitorare) l’intero digi-Universo individuandone vulnerabilità.  Putin è stato a lungo un esperto nell’uso del “kompromat” per screditare i suoi rivali domestici con qualsiasi scandalo che i suoi agenti possano scoprire dalle telefonate con microspie e video ottenuti illecitamente.  Forse il successo stesso di GCHQ (Government Communications Headquarters)  ha reso compiacenti i nostri leader. Ma il furto dei dati della signora Truss dovrebbe scuotere anche il resto di noi. Abbiamo dormito…. È tempo che elettori e politici riconoscano che la nostra fiducia nel progresso vertiginoso dell’intelligenza artificiale è ingenua. Lungi dal renderci più sicuri, sta minacciando la nostra sicurezza. Poi c’è il fattore umano. Saremmo sorpresi se i politici ambiziosi presumano che le noiose regole di sicurezza siano destinate ai ranghi inferiori? Io, per esempio, non ne sarei così sicuro. Come dicono gli stessi russi: “Il pesce marcisce dalla testa in giù”. Conclude Mark Almond rievocando il celebre slogan del tempo di guerra “il nemico ci ascolta” ed è lui stesso ad ammettere, candidamente, che in Ucraina è in crso una guerra per procura nella quale è coinvolto anche il nostro Paese.

Gi.Lo. 

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