“Rivedere il Prg del 2008 senza una riforma di Roma regione e senza una legge nazionale sulla rigenerazione urbana sarebbe sbagliatissimo perché si rimetterebbero in moto aspettative di rendita urbana che si sono chiuse allora. Nel 2008 si è fissato il confine definitivo dell’espansione urbana del ‘900 salvando dal cemento 90 mila ettari di territorio sui 129 mila del Comune. Si potrà fare un piano strategico territoriale solo modificando la legge urbanistica nazionale e l’ordinamento di Roma trasformandola in regione. Fino ad allora bisogna attuare la parte del Prg che si concentra sulle opere pubbliche per il trasporto, per i servizi, per l’housing sociale”. Lo scrive su Facebook il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut.
“Realizzare alloggi sociali integrati – spiega Morassut – con poli produttivi e creativi per i giovani, poli formativi e sociali per Università e volontariato. Dove? Trullo, Pietralata, Santa Maria della Pietà, Cesano, Ponte Mammolo, Lungomare di Ostia e altro ancora. Bisogna riprendere a progettare, stimolare idee con i concorsi e investire almeno un miliardo e mezzo per opere pubbliche in periferia, realizzando le centralità locali, gli spazi pubblici definiti dal Prg”.
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