La guerra di Putin

Mosca. La stampa russa batte il tasto su un possibile conflitto nucleare

di Giuliano Longo

 

 

E’ inutile negarlo, siamo oggettivamente in guerra, una guerra ibrida che si combatte anche nell’etere,nella diffusione di fake, di operazioni di intelligence e sabotaggio e sulla propaganda dei media nazionali generalmente allineati sulle posizioni dei propri governi.

Questo il motivo per cui proponiamo qualche stralcio dell’altra propaganda, quella russa, lasciando ai lettori ogni giudizio.

“L’Occidente sta avvicinando il mondo a un’apocalisse nucleare: la NATO continua a ignorare gli avvertimenti della Russia”, titola così stamane l’autorevole quotidiano moscovita “Konsomolskaia Pravda”

La pubblicazione riprende  la dichiarazione ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov,secondo il quale la  consegna di aerei da combattimento F-16 all’Ucraina sarà un segnale deliberato alla Russia da parte della NATO in ambito nucleare,.

Alla dichiarazione segue la notizia di mercoledì secondo. la quale i russi hanno  lanciato un massiccio attacco al campo di addestramento Yavorovsky( 24 chilometri dal confine ucraino-polacco), dove istruttori occidentali addestravano i piloti ucraini per l’F-16.

“Mentre i paesi della NATO discutono attivamente se consentire o meno a Kiev di colpire obiettivi in ​​profondità nel territorio russo con armi occidentali e se inviare le sue truppe in Ucraina – prosegue l’editorialista– , la Russia ha colpito il campo di addestramento e ha distrutto, secondo varie stime, da 150 a 300 militari. personale, compresi gli specialisti della NATO.”

Dopo aver ripercorso le tappe del conflitto e l’evoluzione dei rapporti Russia/NATO,Komsomolskaia scrive che ormai l’Alleanza ” è praticamente diventata un partecipante al conflitto in Ucraina a tutti gli effetti…le esercitazioni delle forze armate russe sull’uso di armi nucleari tattiche in risposta all’intervento diretto dei paesi della NATO nel conflitto ucraino non riescono a far riflettere l’Occidente. ‘Non dobbiamo aver paura delle nostre forze!’”,

Nel frattempo, conclude “‘l’orologio del giorno del giudizio’ mostra già che mancano solo 90 secondi all’Armageddon nucleare. Nel 2021, quando Mosca invitò l’Occidente a negoziare, erano 100. È chiaro che si tratta solo di un avvertimento stimato da parte degli scienziati. Ma le azioni dei politici occidentali sono molto simili agli sforzi volti a spingere la freccia fatale ancora più in alto”.

 

Sullo stesso argomento interviene il MOSKOVSKY KOMSOMOLtestata vicina a Putin che titola:

“La Russia arriva in ritardo per un  un attacco nucleare ‘dimostrativo”’ l’Occidente ha bisogno di uno shock”

Ora –scrive-  a Kiev è stato permesso di colpire in profondità la Russia con armi occidentali a lungo raggio  . Presto, molto più velocemente di quanto si pensi, le armi nucleari tattiche potrebbero essere fornite all’Ucraina. Innanzitutto sotto la salsa  ‘ usar, solo per il contenimento’ (dell’avanzata russa)…

Allora, prosegue “tracceremo in risposta una linea rossa, ma piuttosto sarà marrone. C’è solo un modo per evitarlo (il che è del tutto ovvio all terzo anno di confronto): colpire, non per dire che colpiremo, ma colpire sul serio. C’è  bisogno di uno shock in modo che il cervello del nemico vada a posto.”

La popolarere televisione  Tzargradriporta on line che “la NATO si sta muovendo verso un’ulteriore escalation e un gruppo aereo molto potente si sta formando per colpire le città della Russia centrale….”, sarebbero minacciate dall’attacco Voronezh, Orel, Kursk, Bryansk e Mosca.

“Francia, Gran Bretagna, Svezia, Finlandia, Repubblica Ceca, Polonia, Canada, Paesi Baltici e Paesi Bassi hanno dato il via libera all’uso delle armi per attaccare la Russia. Altri paesi, come gli Stati Uniti e la Germania, in precedenza avevano cercato di astenersi da tale escalation, ma ora, come riportano il New York Times e Politico, i loro leader sono inclini a pensare che valga la pena incontrare Kiev a metà strada e revocare tutti i divieti”.

Questa quella che i media occidentali definiscono la “retorica atomica”mentre Sputnik international titola:“Biden si sta avvicinando alla terza guerra mondiale per aumentare le sue possibilità elettorali?”. 

“…. Biden sta diventando sempre più impopolare in patria. Secondo recenti sondaggi, Biden è il presidente degli Stati Uniti più impopolare a questo punto del suo primo mandato dagli anni ’40. È anche saggezza politica convenzionale negli Stati Uniti che una guerra in corso sia solitamente un vantaggio per l’indice di approvazione di un presidente. Questo è stato il caso sia dei presidenti George HW Bush che di George W. Bush”.

 

Il quotidiano Svobodna Pressa,che si autoqualifica come pubblicazione di sinistra nell’ambito del sistema,  citando un noto politologo russo titola:  “La resa di Kharkov o Zaporozhye non determinerà l’esito delle ostilità: gli obiettivi dell’offensiva russa sono completamente diversi. La Russia sta cercando di instillare un senso di disperazione in Occidente”.

La Russia – scrive- “  sta ora cercando di trovare un punto debole nelle difese ucraine per lanciare la sua principale offensiva dell’anno. Presumibilmente per questi scopi sono state predisposte 100-150-200mila riserve; sul loro numero esistono stime diverse” ma nelle profondità della Russia ci sono 300mila riserve, e vale la pena prestare attenzione al fatto che non vi è alcun trasferimento speciale di truppe dal Nord, dalle direzioni dell’Asia centrale o del Caucaso. E lì ci sono gruppi molto seri”.

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