“Sappiamo che il sostegno all’economia deve continuare ma non possiamo riposare sugli allori”. Sulle “scelte ci attendono nell’immediato”, ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, intervenendo al 32esimo Workshop della European House Ambrosetti “direi che la politica economica di sostegno” deve continuare, “nella misura necessaria e per il tempo necessario. Questa è la decisione dell’Eurogruppo”.
“Secondo – ha proseguito – la sospensione regole fiscali decisa probabilmente fino alla fine del 2022. Terzo, no a strette premature, sappiamo tutti gli errori della crisi precedente e non dobbiamo ripeterli. E infine la qualità di questi piani sarà fondamentale. Quando la ripresa sarà più forte e i dati più certi sarà fondamentale affrontare il tema della politica economica comune”.
In Europa e nell’area euro, ha aggiunto, “dobbiamo fare dei passi in avanti nelle nostre politiche comuni”, perché questa crisi “ci ha anche ricordato che non siamo uno Stato federale e che non abbiamo un bilancio federale”. Un richiamo che sembra fare eco alle considerazioni fatte dal presidente del Consiglio Mario Draghi durante il recente vertice Ue, che come spiegato dallo stesso premier ieri in conferenza stampa, guardando al ruolo internazionale dell’euro, che resta indietro rispetto al dollaro, ha rilevato come questo discenda anche dal fatto che rispetto alla moneta comune non esiste un bilancio dell’area euro comune con titoli di debito comuni.
Secondo Gentiloni “dobbiamo lavorare per modificare, quando riapriremo questa discussione, nella seconda metà dell’anno, le nostre regole fiscali e comuni” del Patto di stabilità e di crescita. “Penso che questa sia la sfida de prossimi mesi e forse dei prossimi anni, perché non sarà una cosa breve e alla quale non possiamo sottrarci”.
“Perché la risposta economica Ue è stata straordinaria, ma ci ha anche ricordato che non siamo uno Stato federale, che non abbiamo un bilancio federale che dobbiamo fare dei passi in avanti nelle nostre politiche comuni, oppure – ha avvertito l’eurocommissario – anche le decisioni senza precedenti che abbiamo preso rischiano di non avere l’impatto che potrebbero avere”.
