L’Adsp laziale beneficerà di 35 milioni di euro stanziati dalla Finanziaria (oltre a possibili fondi Pnrr) per le due opere da realizzarsi in base ad un accordo con Comune e Mit
Una stringata e criptica nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reso noto che lo stesso dicastero, il Comune di Civitavecchia e l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale hanno sottoscritto un accordo “per la realizzazione di un progetto da 35 milioni di euro, a valere sui fondi Mit per le infrastrutture ad alto rendimento (Fiar). Si tratta di un piano per la realizzazione di una piattaforma logistica portuale destinata allo sviluppo del trasporto di prodotti alimentari, che sorgerà nell’area cosiddetta ‘Fiumaretta’ e per la costruzione di un asse viario per migliorare i collegamenti con il porto e per la riqualificazione dell’ex Cementificio Italcementi, dismesso ormai da decenni, che in questo modo verrà restituito alla cittadinanza”. Qualcosa di più lo si evince dalla bozza di accordo approvata nei giorni scorsi dalla Giunta comunale di Civitavecchia. In base all’intesa, lo Stato, che con l’ultima legge di bilancio ha creato in seno al Mit un Fondo da 160 milioni di euro fra 2023 e 2024 per le “infrastrutture che non rivestono carattere prioritario per lo sviluppo del Paese” (da individuarsi con apposito decreto che non risulta ancora emanato), attingerà 35 milioni di euro da queste risorse per consentire l’acquisto da parte dell’Adsp di un’area di proprietà del Comune e da parte del Comune di un’area di proprietà di Ital Real Estate, l’immobiliare di Italcementi (l’area è un ex stabilimento). I soldi serviranno per la realizzazione di due “interventi di natura infrastrutturale” di interesse di Adsp e Comune, vale a dire il “Polo di convergenza turistica Civitavecchia – Porto cd. Fiumaretta e la realizzazione di una nuova viabilità, quale asse infrastrutturale di connessione tra il porto e l’uscita autostradale Civitavecchia Nord”. Fra gli impegni della port authority laziale quello di “redigere la progettazione degli interventi sull’area in questione ai fini portuali e retroportuali, con particolare attenzione alla logistica crocieristica e allo sviluppo di nuove attività logistiche legate alle merci” e quello di “elaborare il progetto di fattibilità tecnica ed economica della piattaforma logistica, anche prima dell’acquisto dell’area, presumibilmente entro il 16/01/2023”. Una piattaforma “destinata allo sviluppo del trasporto alimentare per ridurre i costi ambientali ed economici e all’innovazione dei processi di produzione, dell’agricoltura di precisione e della tracciabilità (attraverso blockchain)”. Quest’ultimo progetto, si legge peraltro poco oltre, è stato sottoposto al ministero dell’Agricoltura nell’ambito dei suoi fondi destinati alle Adsp, anche se, stando a quanto stabilito dalla finanziaria, le infrastrutture finanziate dal nuovo Fondo non devono essere “comprese nel Piano nazionale di ripresa e resilienza ovvero nel Piano nazionale per gli investimenti complementari”, Un’incongruenza al momento non chiarita. Ad ogni modo l’accordo comprende anche un cronoprogramma, da ritenersi però indicativo, dal momento che al primo punto si legge come il Comune avrebbe dovuto attivarsi per la stima dell’area da acquisire entro la fine di dicembre. Al netto di questo slittamento, si prevede che la progettazione preliminare sia completata entro fine gennaio e che entro fine aprile siano adempiuti i passaggi autorizzativi propedeutici (fra cui l’avvio della pratica per attestare al demanio portuale l’area che Adsp dovrà acquisire).
A.M. (ShippingItaly.it)