Politica

Santoro irrompe sulle Europee. In corsa il partito ‘Pace, Terra e dignità’

di Giuliano Longo

Un nuovo partito/movimento quello lanciato in conferenza  mercoledì scorso preso la sede della federazione della Stampa  da Raniero La Valle e Michele Santoroche nella serata di mercoledì è anche intervenutoalla trasmissione di Otto e Mezzo, su La7 condotta da Lilly Gruber.

Tema fondante “La Pace” tout court, senza limiti e distinguo in piena controtendenza rispetto al mainstream mediatico italiano e Occidentale che ancora subordina quella in Ucraina alla sconfitta di Putin e alza (flebilmente) la voce contro quello che appare un vero e primo genocidio di Palestinesi nella Striscia di Gaza, termine tabù nonostante la stessa Corte Internazionale dell’Aja abba usato quel termine senza sanzionare una condanna.

Comunque il dado è tratto e la Lista del laico conduttore televisivo e del filosofo cattolico, “Pace Terra Dignità”   parteciperà alle prossime elezioni europee, anche se Santoro ha riferito che per ora è ancora inopportuno fare nomi di candidati.

“Nasce un’iniziativa collettiva che non è una lista Santoro ma che prende corpo da un appello fatto da Raniero La Valle e Michele  Santoro- Spiega il conduttore televisivo in trasmissione– L’obiettivo è quello di fare in modo che nella prossima campagna per le elezioni europee la guerra non sia un argomento secondario. Siamo convinti che se non entriamo in campo noi gli altri partiti, compresi quelli più sensibili al tema, non parleranno di quella che è la principale ragione di ciò che sta succedendo in Europa, cioè la guerra”.

 

Che in parole povere significa non fare un altro partitino alla sinistra delPD ma far correre  lista “PACE TERRA DIGNITA” che affermi la centralità della pace.

Ma è qui che sorgono i problemi organizzativi e politici quando si tenta  di aggregare tutto il movimento e i partiti pacifisti  che alla fine sarebbero parte di quella strategia della segretaria del PD Elly Schlein, accusata di “movimentismo”dai padroni delle correnti del suo partito.

 

Di qui la proposta del conduttore televisivo che afferma ”un tema che mi è stato proposto da piccoli partiti che vogliono partecipare alla nostra iniziativa è: come farai a presentare una lista alle europee senza le firme? Dicendo che loro hanno le firme e che possiamo scendere a patti. Ma non hanno capito niente: io le firme le raccolgo una per una, altrimenti vuol dire che non c’è nel Paese una spinta che vuole una presenza come la nostra. Per noi è quasi come un diritto di tribuna che vogliamo affermare per un’opinione pubblica che non ha rappresentanza”.

 

Lavoro non da poco conto se si considera che le firme da raccogliere sono 150mila, mentre c’è poi la difficoltà di aggregare la “sinistra sinistra pacifista”,un mosaico di partiti, partitini, movimenti ecc, che vanno da Sinistra Italiana di Fratoianni e Bonelli,saldamente ancorata alle spiagge del Pd, ai poco influenti comunisti di Rizzo che già hanno rifiutato la mano tesa di Santoro. Una diasporadi piccole ambizioni, diatribe antiche e particolarismi radicati che non lavorerà mai per quella sinistra unità come fece Mèlenchon in Francia.

 

Probabilmente il mondo più sensibile all’appello di Santoro e La Valle sarà proprio quello  cattolico, con parte delle delle gerarchie, che della Pace fanno il punto fondante della Fede, ma la cui consistenza elettorale è tutta da verificare.

 

Santoro pensa di  pescare nell’enorme bacino dell’astensionismo, ma il nodo politico delle alleanze non è ben chiaro. All’assemblea costitutiva di settembre al teatro Ghione affermò“non voglio sapere cosa ci divide, vi sfido a trovare quello che ci unisce e quello che ci unisce veramente è l’uscita dalla guerra”. 

Il fronte della pace, quindi, potrebbe avanzare se “si apre una competizione virtuosa, e anche amichevole, perché noi non vogliamo essere ostili né con Conte, né con Schlein e tantomeno con Fratoianni, che anzi ci auguriamo venga con noi”.

Ma sino ad oggi, forse eccetto la formazione di De Magistris, le risposte mancano e il vero obiettivo di chiunque si voglia cimentare alle europee, è il superamento della soglia di sbarramento del 4%.

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