C’è il no ad un negoziato diretto con Vladimir Putin da parte di Kiev. A dirlo, al Corriere della Sera, è il Ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba.
“Non siamo più disposti a negoziare direttamente con Putin. I crimini commessi dall’inizio dell’aggressione del nostro Paese sono troppo gravi perché si possa sedere allo stesso tavolo. Assolutamente, non ci fidiamo di lui. Però una mediazione da parte di terzi è possibile”, dice Kuleba.
Per il Ministro, è “fondamentale” che una delegazione cinese abbia preso parte al vertice di Gedda, tenutosi la scorsa settimana. Si tratta, prosegue Kuleba, di “un messaggio politico positivo: presente a un incontro multilaterale in cui si discuteva il piano di pace ucraino. Anche se adesso non ci attendiamo svolte drammatiche. E comprendiamo anche la relazione speciale che intercorre tra Mosca e Pechino. Ciò richiede una diplomazia molto delicata per garantire che la Cina resti dalla parte della pace e dell’integrità territoriale ucraina”.
La controffensiva, aggiunge il Ministro, “progredisce lentamente, ma continuamente”, e gli ostacoli più duri sono le “forti posizioni difensive erette dai russi nell’ultimo anno”.
“Non è facile per i nostri soldati avanzare. Ma ce la faremo”, continua Kuleba, per poi ricordare la battaglia di Montecassino, nel corso del Secondo conflitto mondiale: “All’inizio gli alleati furono bloccati dalle formidabili posizioni tedesche, occorsero quattro mesi per batterle, poi arrivarono a liberare Roma. Siamo in una situazione simile, ci sono le trincee estive e quelle invernali: sono certo che vinceremo”.
aggiornamento la Guerra di Putin ore 14.03