Esteri

Vance, vice di Trump un isolazionista anticinese e indifferente sull’Ucraina

 

Le opinioni mutevoli di Vance, designato vice di Trump alla Convention repubblicana  rendono difficile prevedere esattamente cosa potrebbe significare il suo ruolo, ma occorre potrebbe  prestare molta attenzione alla sua filosofia di politica estera,  cruciale per comprendere le di un secondo mandato di Trump.

JD Vance è apparentemente l’erede del movimento America First. Con meno di due anni al Congresso, il senatore dell’Ohio al suoprimo mandato ha pochissima esperienza in politica, anche estera,, ma le sue opinioni potrebbero rivelarsi a influenti se l’ex presidente venisse rieletto a novembre.

Vance appartiene a quella influente lobby americana che si definiscr “Asia First” che intende limitare l’attenzione degli Stati Uniti sull’Europa e riorientare le risorse del Paese per contrastare l’ascesa della Cina. Posizione che è anche di molti Demcratici.

Al Congresso è uno  degli oppositori più strenui alla continuazione degli aiuti a Kiev, affermando chegli Stati Uniti hanno ” fornito una copertura di sicurezza all’Europa per troppo tempo ” e chiede agli alleati europei di ” intensificare “i propri contributi militari a Kiev. Che è poi la stessa posizione di Trump, salvo rettifiche dopo la sua eventuale elezione.

Subito dopo l’invasione russa del febbraio 2022,  Vance dichiarò senza mezzi termini: “Devo essere onesto con te: non mi interessa davvero cosa accadrà all’Ucraina in un modo o nell’altro”.

Vance non  sostiene  che gli Stati Uniti debbano “ abbandonare l’Europa ”, ma vuole che gli USA si concentrino sulla competizione con la Cina che definisce “il vero nemico”.

Egli vede anche il crescente sostegno alla produzione manifatturiera statunitense come un modo per contrastare  l’ascesa della Cina, affermando che che gli Stati Uniti “devono produrre di più” convinto  che l’aumento dei dazi sulle importazioni cinesi creerà opportunità economiche negli stati della Rust Belt come Michigan, Ohio e Pennsylvania.

Mentre gli Stati Uniti e i loro alleati hanno mantenuto pressochè normali relazioni commerciali con la Cina sin dalla sua adesione all’Organizzazione mondiale del commercionel 2000, Vance ha sponsorizzato la legge  che revocherebbe lo status commerciale privilegiato della Cina.

In passato Vance ha individuato specificamente la politica estera come fattore chiave del suo sostegno a Trump. Nel 2023, quando molti repubblicani sostenevano le aspirazioni presidenziali del governatore della Florida Ron DeSantis, Vance scrisse un articolo in cui appoggiava la corsa alla presidenza di Trump e lodava il suo primo mandato. Nell’articolo, Vance  elogiava  la “politica estera di successo” di Trump come la “parte più importante” della sua eredità, affermando che “non ha iniziato guerre” e ha spinto gli Stati Uniti ad “assumersi maggiori responsabilità per la propria difesa”.

I precedenti vicepresidenti non hanno mai apprezzato il loro ruolo secondario  rispetto alla presidenza, soprattutto in politica estera, ma lo stesso Biden ha dimostrato come i vicepresidenti possano ritagliarsi i propri ruoli di consiglieri chiave in questo campo. Inoltre  con il sostegno di Trump, il quarantenne Vance potrebbe anche essere ben preparato per la sua corsa alla presidenza nel 2028.

GiElle

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