Ai leader del G20 – che lui ha chiamato G19 – ha parlato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo l’Ansa, nel suo discorso ha toccato 10 punti che ha definito cruciali per Kiev, per raggiungere la pace. Il primo punto è la “sicurezza nucleare”, poi quella “alimentare” e quella “energetica”. “La quarta sfida è il rilascio di tutti i prigionieri e i deportati”, ha detto Zelensky. Al quinto posto ha messo “l’attuazione della Carta delle Nazioni Unite e il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina e dell’ordine mondiale”. Come sesta sfida ha citato “il ritiro delle truppe russe e la cessazione delle ostilità”. Al sesto posto, la “giustizia”: “Abbiamo già proposto una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite riguardante un meccanismo di compensazione internazionale per i danni causati dalla guerra russa: vi chiediamo di attuarla”. “L’ecocidio”, cioè “la necessità di proteggere immediatamente l’ambiente”, è all’ottavo posto. Parlando del nono punto, “la prevenzione dell’escalation”, il leader ucraino ha detto: “È un rischio che esiste ancora e rimarrà finché la nostra sicurezza non sarà adeguatamente garantita. L’Ucraina non fa parte di nessuna alleanza. E la Russia ha potuto iniziare questa guerra proprio perché l’Ucraina è rimasta nella ‘zona grigia’ tra il mondo euro-atlantico e l’imperialismo russo”. Al decimo posto “la conferma della fine della guerra”, con “un documento che dovrà essere firmato dalle parti”.